Carte di credito prepagate: le carte di credito con la ricarica

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Le carte di credito prepagate: adatte soprattutto ai giovani, non hanno canoni e consentono un migliore controllo della spesa.

Un paio di tshirt, jeans, zaino e un paio di carte prepagate: quella per il telefonino e quella per pagare ristoranti, alberghi e spostamenti.

I giovani italiani oggi viaggiano leggeri.

E le carte di pagamento con importi di spesa predefiniti hanno ormai sostituito travellers cheques, vaglia e inmoltissimi casi anche carte di credito e Bancomat.

Non solo, sempre le carte prepagate sono lo strumento preferito dalle donne per gli acquisti online.

E per chi non se ne fosse ancora accorto, stanno pian piano cambiando il volto dei buoni pasto o delle tessere dello stadio.

Boom carte di credito prepagate

Con oltre 9 milioni di carte prepagate circolanti, in Italia ormai è boom.

Come ha evidenziato anche Bankitalia nella sua ultima relazione annuale, si tratta dello strumento di pagamento con i più alti tassi di crescita (più 24% nel 2009 e più 40% nel 2008) e la loro duttilità ci dice che siamo ancora all’inizio.

«In futuro potranno sostituire gli assegni circolari, molto più costosi, quelli per il versamento della pensione o anche, più genericamente, qualsiasi operazione di rimborso », spiega Davide Steffanini, direttore generale di Visa Europe Italia, circuito leader del settore con 15 milioni di prepagate nella Ue.

E il gradimento dimostrato dai consumatori già oggi sembra dargli ragione.

La carta di credito prepagata viene infatti usata ovunque.

E cresce di pari passo con lo sviluppo dell’e- commerce.

Motivo «Con la prepagata si rischiano soltanto gli importi caricati, quindi il controllo sulla spesa è maggiore», sottolinea ancora Steffanini. E naturalmente, trattandosi di un prodotto svincolato dal conto corrente, aumenta anche la sicurezza in caso di smarrimento, clonazione o «furto» dei dati personali online.

«In tempo di crisi questo può fare la differenza », interviene anche Alessandro Albano, responsabile dei sistemi di pagamento di Banco Posta, primo operatore commerciale al mondo con circa 6milioni di prepagate all’attivo.

«Si tratta inoltre di uno strumento molto flessibile, adattabile a qualsiasi esigenza e poco costoso».

In genere, infatti, una prepagata non prevede canoni di abbonamento né commissioni sui pagamenti, ma soltanto costi di attivazione, di ricarica o di prelievo che variano a seconda della politica delle banche o degli operatori commerciali che aderiscono al circuito Visa o Mastercard.

Soldi e carta di credito prepagata

«La taglia media massima di una carta prepagata si aggira sui 3 mila euro, ma in realtà ognuno può personalizzare la ricarica come vuole», spiega Emanuele Ghezzi, capo settore di Monetica Bpm (147 mila prepagate attive).

«Al momento, quello delle carte prepagate è un target più giovanile, ma lo sviluppo delle applicazioni e dell’offerta garantisce panorami sempre più vasti».

Bpm sta infatti per lanciare una carta prepagata con microchip incorporato «che garantisce ancora più protezione contro le clonazioni», e stanno già nascendo un po’ ovunque le prime ricaricabili assimilabili a un conto corrente.

Caricandovi il codice bancario Iban, infatti, le carte prepagate possono essere utilizzate anche per le domiciliazioni dei pagamenti e gli accrediti automatici.

Ma senza alcun rendimento sui depositi.

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