Investire nei settori con più aumenti

Investire nei settori con più aumentiInvestire nei settori con più aumenti

La domanda più frequente rivoltaci dai risparmiatori che cercano il modi di investire e far fruttare al meglio i propri risparmi è sempre la stessa: come ed in che settore investire?

Gli aumenti dei prezzi non mancheranno nel 2011 e saranno concentrati su una serie di spese e servizi molto difficili da evitare. Più o meno 1000 euro medi per ogni famiglia italiana.

Le associazioni dei consumatori hanno già fatto un po’ di conti e le previsioni non sembrano peregrine.

Quello che mi preoccupa di più sono le percentuali degli aumenti, non solo le dimensioni in denaro.

L’alimentazione, per esempio, sale del 6%, incremento che non si vedeva da anni.

Segnale chiaro che l’inflazione, inevitabile per le tante ragioni che abbiamo analizzato in questi anni, sta arrivando.

Inflazione che si congiunge con la scarsa crescita a formare un mostro anni Settanta: la stagflazione.

Un altro segnale evidente sono gli aumenti nel settore energetico.

Gas ed elettricità in testa alla lista rispettivamente con un +7,5% e un +4,5% previsto.

Tutti numeri nettamente al di sopra dell’inflazione programmata.

Conseguenza immediata della svalutazione dei dollari e dell’aumento della domanda in Asia e negli altri Paesi (Bric: Brasile, Russia, India e Cina per citare i maggiori) che accelerano.

Un altro dei pesanti paradossi della globalizzazione: paghiamo i prezzi di una crescita che avviene altrove, ma che non riusciamo ad agganciare.

I costi del gas e della luce da noi sono maggiori della media europea anche per le infelici scelte energetiche fatte nei decenni passati. Quando in Europa calano, da noi calano di meno. Quando crescono, crescono di più.

Che strategie di difesa individuali possiamo mettere in atto?

Una su tutte: far rendere bene i nostri investimenti, più delle percentuali di aumento del nostro paniere di spesa.

Un «trucco» che, come sapete, ha funzionato molto bene in questi ultimi anni. È semplice: investire proprio nei settori più stressati dagli aumenti.

Le nostre rendite compensano i maggiori costi.

E magari ci resta anche qualcosa per migliorare il nostro tenore di vita presente e futuro.

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