Rc auto: le assicurazioni auto italiane sono le più care

Rc auto: le assicurazioni auto italiane sono le più careRc auto: le assicurazioni auto italiane sono le più care

I prezzi dell’Rc auto: Italia record, Francia e Germania doppiate

LA RELAZIONE ISVAP MA L’ANIA REPLICA: NON È COLPA DELLE ASSICURAZIONI

Nessuno come gli italiani.

Alla faccia delle liberalizzazioni iniziate qualche anno fa, le nostre polizze Rc auto restano le più alte d’Europa e continuano ad aumentare.

La denuncia arriva dal presidente dell’Isvap, Giancarlo Giannini: «Tra aprile 2009-aprile 2010 sono aumentate a due cifre le tariffe medie ponderate relative a tutte le tipologie di assicurati sotto osservazione».

Secondo l’Isvap, un’autorità indipendente chiamata a garantire la stabilità del mercato e delle imprese di assicurazione, in Italia il premio medio per l’Rc auto è praticamente doppio rispetto a quello applicato in Germania, Francia e Spagna: 407 euro da noi contro, rispettivamente, 222, 172 e 229 euro. C’è di più: tra il 2002 e il 2009 l’aumento italiano è stato quasi triplo rispetto all’Ue: 17,9% contro il 7%.

Inefficienze imprese assicuratrici.

L’allarme dell’Isvap è stato «bocciato» dall’Ania, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici. «I prezzi sono alti in Italia perché i costi sopportati dalle imprese di assicurazione sono abnormi, i più alti d’Europa—spiegano —.

Le inefficienze e le distorsioni sono esterne al settore assicurativo: adesso servono interventi normativi per ridurre i costi e i prezzi».

Secondo l’Ania, i problemi sono «una legislazione che permette di considerare permanenti microinvalidità che in tutta Europa non sono considerate tali e un inadeguato contrasto delle frodi e delle speculazioni che sono sempre più diffuse».

Ma contro l’Isvap sono arrivate anche le durissime critiche del Codacons, secondo cui le cifre sulle nostre polizze sono totalmente sottostimate.

La verità dice il presidente Carlo Rienzi è che se paragoniamo le tariffe medie Rc Auto di Paesi come Francia, Spagna e Germania a quelle italiane, risulta che da noi le polizze sono quasi cinque volte più care.

L’Isvap chiude la stalla quando i buoi sono già scappati da 16 anni, lanciando allarmi tardivi e non intervenendo come dovrebbe per punire severamente l’Ania e le compagnie di assicurazioni.

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