Obesità infantile: riconoscerla e sconfiggerla con attività fisica

Obesità infantile: riconoscerla e sconfiggerla con attività fisicaObesità infantile: riconoscerla e sconfiggerla con attività fisica

L’Italia come la stragrande maggioranza dei paesi industrializzati sta registrando di anno in anno un numero sempre maggiore di bambini «over size» (obesi).

Secondo l’indagine «Occhio alla salute» (condotta in 2610 scuole elementari dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali), realizzata su circa 46mila alunni della terza elementare in tutta Italia, il 9% è già obeso.

Un problema non da poco a causa delle innumerevoli conseguenze che l’eccesso ponderale causa a breve e lungo termine.

L’obesità infantile è, infatti, una vera e propria malattia purtroppo spesso sottovalutata proprio da chi, i genitori, avrebbero il dovere di controllarla.

Quattro mamme su dieci rifiutano di vedere l’evidenza e pensano che i figli in sovrappeso siano in realtà normopeso.

Una intera generazione che, come riportato dall’Oms, è destinata, se non si provvede, ad avere una spettanza di vita inferiore a quella dei propri genitori.

No all’emarginazione

Dati allarmanti che hanno indotto il Coni di Modena (presieduto dall’ex campione di volley Franco Bertoli) a realizzare il progetto «Muoviti!», un programma di lavoro innovativo a più mani – collaborano il Cus Modena, l’Ordine provinciale dei medici e la Federazione italiana medici pediatri – per fare in modo che i giovani obesi, di solito poco stimolati ed emarginati per le loro caratteristiche fisiche dalle comuni attività sportive, di muoversi e di imparare a gestire il loro corpo, trovando lo sport che più li gratifica e coinvolge.

La salute futura in serio pericolo

Oltre alla sedentarietà, anche la scarsa attività fisica nei primi anni di vita sono predittivi di aumento dell’adiposità nell'adolescenza e poi nell’età adulta. L’attività fisica è strumento efficace per curare le malattie cardiovascolari e dismetaboliche.

Questa è la grande sfida di Muoviti: organizzare attività divertenti, coinvolgenti, sicure, efficaci e scientificamente adeguate che producano salute e benessere psico-fisico; riuscire a smuovere dal divano, dal televisore, dal computer, dalla tavola … dalla sedentarietà i bambini sovrappeso; orientarli ad una pratica sportiva.

Cattive abitudini

L’indagine ha permesso anche una raccolta di dati sulle abitudini alimentari, sull’attività fisica e sulla percezione del problema da parte dei genitori.

Tra le cattive abitudine alimentari, un'assente o scorretta prima colazione.

Infatti, l'11% dei bimbi salta la colazione e il28% non la fa in maniera adeguata.

Troppe calorie (più di cento), invece, alla merenda e quasi un bambino su quattro non consuma né frutta né verdura. Anche l'attività fisica lascia molto a desiderare.

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