Oggi partono i saldi: ma lo shopping sarà in sordina

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I consumatori: «Ormai sono inutili» E i commercianti sperano nei turisti

Tempo di saldi, in anticipo ma in sordina. Oggi scatta in tutt’Italia la tradizionale corsa agli acquisti, dopo l’esordio di ieri in Basilicata e Campania. Tutti gli indicatori, però, fanno temere che la stagione degli sconti anche quest’anno non sarà risolutiva. Le cause sono diverse, tra esse la sempre più solida dimestichezza degli italiani con lo shopping online, visto che sono stati in 16 milioni nell’ultimo anno ad aver acquistato sul web, per un giro d’affari di 13 miliardi (stime Adiconsum).

Secondo Confesercenti la spesa media sarà di 150 euro, per il Codacons, invece, non supererà i 184 euro a famiglia, mentre per la Confcommercio la spesa complessiva toccherà i 5 miliardi. Scettiche, in generale, le organizzazioni dei consumatori che prevedono un calo dell’89% e reputano l’anticipazione dei saldi una misura inutile, ritenendo ormai necessaria la liberalizzazione.

COMMERCIANTI OTTIMISTI

«Le vendite di Natale sono state sottotono», invariate rispetto all’annus horribilis, il 2013, ma lo scontrino medio ha registrato un’ulteriore flessione.

I commercianti, però, si mostrano più ottimisti e sperano che lo scetticismo venga smentito anche perché, ricorda Confesercenti, il 2014 ha registrato la cessazione di oltre 11.700 imprese della distribuzione moda, al ritmo di più di 900 negozi chiusi ogni mese. Dal 2008 al 2013 la spesa media annua per vestiti e scarpe di una famiglia di tre persone, secondo l’Unione nazionale consumatori, è scesa da 2.353 a 1.636 euro, con un calo del 30,47%.

A far sperare i commercianti, così, sono i turisti: negli ultimi anni hanno salvato i conti, con i loro tour organizzati in cerca di buoni affari made in Italy.

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