SKY GO: vedere sky su PC e dispositivi mobili

SKY GO: vedere sky su PC e dispositivi mobili

Da quest'anno oltre alla comprovata formula Sky News e Sky Sport, anche il calcio nostrano è fruibile su tutti gli smartphone e tablet Apple e Android.

Ma proprio su tutti?

In effetti proprio tutti no.

Sky attraverso un messaggio comparso sulle TV dei suoi abbonati, ha ufficializzato l'impossibilità da parte degli stessi di poter usufruire di tutti i canali del palinsesto, ad eccezione di Sky TG 24 e Sky Eventi, se sui loro device (iPhone, iPad, Android ecc.) siano state messe in atto procedure di root o jailbreak.

Parole non certo passate inosservate a tutti gli utenti, nonchè abbonati paganti Sky, che volevano usufruire del servizio, avendone tutte le carte in regola.

il servizio, che prima era tranquillamente visibile su device con sistema operativo modificato, quali iPhone, iPod e iPad jailbroken e van device Android con root eseguito, è stato inibito da Sky Italia.

Un coro di proteste

Alcuni abbonati SKY non hanno perso tempo per disdire l'abbonamento a Sky, anzichè rimanere vittime di questo ricatto.

Altri si sono messi in moto e hanno organizzato petizioni online.

Anche l'Antitrust non è rimasta a guardare.

Adiconsum invece ha inviato una segnalazione per mettere fine alla discriminazione sul sistema operativo usato e sulla marca del device, viste le numerose pubblicità (era successo anche per la Rai con gli europei di calcio) in cui si prometteva la visione su tutti i tablet delle olimpiadi (nel caso di Sky).

Nella realtà solo quelli a marchio Apple o Samsung con sistema Android, hanno potuto realmente fruire dei contenuti. Tornando al fulcro della questione, Sky decide liberamente di inibire un servizio a cui si a abbonati, su sistemi operativi che legalmente l'utente decide di modificare. secondo una prassi totalmente pulita che non infrange nessuna norma.

Allora perchè, ci si chiede, questa mancanza di corrispondenza tra le promesse fatte in numerose pubblicita del nuovo servizio e quello che realmente il servizio è allo stato attuale?

Non è ancora del tutto chiaro il motivo cosa ci sia dietro ad una decisione cosi impopolare, motivata con la “tutela e del valore dei contenuti trasmessi”.

Di certo c'è che la questione è ben lontana dal dichiararsi chiusa e nonostante in molti si siano gie ingegnati per risolvere “a modo loro” la spinosa diatriba, una decisione definita e definitiva dovrà essere presa al piu presto per evitare che gli abbonati storcano ulteriormente il naso e i piu smaliziati inizino a pensare che forse sia Sky, sia Apple sia Samsung siano dallo stesso lato dello schieramento.

E questo contro ogni tipo di libertà di modificare un sistema operativo legalmente acquistato, finora ricordiamo del tutto legittima, in Italia come negli USA, e forse con qualche intrusione di troppo nella privacy tecnologica dei singoli utenti.

Gli smanettoni sono già al lavoro

Gli sviluppi corrono incessanti, soprattutto via web, terreno fertile per tutti gli appassionati di queste nuove chicche tecnologiche.

I forum dedicati agli aggiornamenti, i blog e i siti (anche autorevoli) non si sono fatti sfuggire l'argomento di dibattito e confronto.

Sono spuntate molte soluzioni, fix, patch e quant'altro, ma ad oggi, dopo momenti di ottimismo degli utenti, che erano riusciti ad aggirare le limitazioni imposte da Sky, si a tornati nell'oblio televisivo.

Le procedure per attivare il servizio si rincorrono e si sorpassano, cercando di mettere fine al black out imposto, con buona pace della rete di Murdoch e dei produttori di smartphone e tablet.

La parola adesso deve passare a chi garantisce l'imparzialità, sperando che sia la volta buona per stabilire quello che è giusto offrire e pubblicizzare, tenendo conto che smart è un attributo dei device ma anche di chi li usa.

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