Addio ai costi di roaming, ma attenti alle eccezioni

Addio ai costi di roaming, ma attenti alle eccezioni
Addio ai costi di roaming, ma attenti alle eccezioni

Addio ai costi di roaming, ma attenti alle eccezioni

Finalmente non dovremo più sostenere costi aggiuntivi quando usiamo il nostro smartphone all’estero.
Restano però alcune questioni da chiarire.

Per prima cosa, la fine di questi costi significa, per la precisione, che nei 28 Paesi dell’Unione (da cui però il Regno Unito sta per sfilarsi) potremo chiamare (l’Italia e numeri di quel Paese europeo), mandare SMS e navigare con la stessa tariffa valida in patria. Faremo scalare il traffico fatto dal monte incluso nel canone.
Tutto in automatico, l’utente non dovrà attivare nulla.

Ci sono alcune eccezioni, che fanno scattare un extra costo di 19 cent al minuto, 20 cent al MB e 6 cent per SMS (oltre alla tariffa o al canone domestico).
Per esempio, il roaming gratis vale solo per il traffico incluso nell’offerta base. Non potremo usare quello di eventuali opzioni (SMS e GB addizionali, per intenderci) che abbiamo attivato.

Inoltre gli operatori hanno messo clausole di “fair use” nelle proprie offerte per il roaming.
Significa che, in caso di uso che reputano eccessivo, possono mandarci un avviso e da quel momento farci pagare il sovrapprezzo succitato.
Idem se nell’arco di quattro mesi facciamo più traffico roaming che in patria.

Un’altra eccezione è sulla quantità di traffico Internet che possiamo utilizzare all’estero senza sovrapprezzi. In certi casi, se l’offerta ha molti GB inclusi, non potremo usarli tutti in roaming. In Italia gli operatori principali stanno facendo usare tutti i GB, mentre quelli virtuali applicano dei tetti di traffico (per esempio Fastweb dà al massimo 1 GB in roaming, rispetto ai 6 GB consumabili in patria).

Ultimo aspetto da tenere a mente: tutti gli operatori principali continuano a offrire opzioni per chi vuole fare traffico fuori dall’Unione europea. Inoltre le offerte più care di TIM e Vodafone includono anche chiamate, SMS e Internet in Paesi europei non comunitari (come la Svizzera) e gli Stati Uniti.

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