Natale in viaggio: vacanze low cost nei Paesi in crisi

Natale in viaggio: vacanze low cost nei Paesi in crisiNatale in viaggio: vacanze low cost nei Paesi in crisi

Il crac nell’eurozona ha costretto Irlanda, Portogallo e Grecia ad abbassare i prezzi nel settore turistico.

Se ha ragione la ricerca effettuata dall’Adoc (associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori), la spesa media per le vacanze di Natale e Capodanno degli italiani sarà inferiore ai 700 euro, comunque circa il 2 per cento in più del 2009.

Naturalmente, anche nel 2010 la faranno da padroni i voli lowcost e i soliti pacchetti last minute,ma sarà più accorto chi vorrà dare un’occhiata alle offerte dei Paesi protagonisti della crisi dell’eurozona.

Quelli, insomma, che per rilanciare l’economia locale e ripianare il debito pubblico non possono certo permettersi di lasciare gli alberghi vuoti.

L’elenco è noto.

Parliamo di vacanze di natale in Islanda (per i temerari dell’inverno, però),Grecia e Irlanda, Portogallo e quindi Spagna, sulla quale pende il rischio di un abbassamento del rating (cioè il punteggio con cui si certifica l’affidabilità degli Stati nel far fronte ai loro debiti).

È qui che oggi ci si può concedere di soggiornare in un albergo con una stella in più, il cui prezzo invitante, sommato a un volo lowcost, può fare la differenza.

Vacanze di natale in Grecia e Irlanda

Partiamo con gli esempi: dalla scorsa primavera i prezzi in Grecia (www.visitgreece. com) sono calati del 25 per cento «e lo sconto non è ancora rientrato.

Certamente non si può generalizzare perché siamo in un mercato libero, ma il trend resta comunque evidente».

A monte ci sono l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajkull che ha bloccato i voli e, quasi contemporaneamente, la crisi finanziaria «che ha portato contromisure come l’abbassamento delle imposte sul valore aggiunto dall’11 al 6,5 per cento e permesso di abbassare di un quarto i costi anche di alberghi a 4 o 5 stelle».

Dopo la manovra di salvataggio varata dal Fondo monetario e dall’Ue, anche l’Irlanda si attrezza.

Con l’ultima finanziaria infatti, il governo irlandeseha stanziato oltre 40 milioni per il marketing turistico, riducendo gli stipendi minimi del settore e la tassa di viaggio da 10 a 3 euro.

«Non c’èmai stato momento migliore per visitare l’Irlanda

Negli ultimi due anni i costi sono diminuiti sensibilmente e le nostre camere come le meno care dell’Europa occidentale ».

L’INDAGINE

Presi in esame Oltre 91 alberghi

Hotels.com è un circuito che fa parte del gruppo Expedia e raccoglie 120 mila alberghi, b&b e appartamenti in tutto il mondo. L’indagine periodica sui prezzi a livello mondiale si basa sui conti effettivamente pagati dai clienti (non quindi al tasso pubblicizzato) nella prima metà del 2010 negli alberghi che compongono il campione. Il panel di analisi comprende 91.500 hotel in circa 16 mila destinazioni.

Vacanze di natale e Capitali d’Europa

Come sempre, le mete preferite dagli italiani per le vacanze saranno le grandi città europee: città come Atene e Salonicco, Dublino (-9%) o Belfast, Madrid o Barcellona possono senz’altro dire la loro.

Anche in Spagna i prezzi degli alberghi risultano in calo dell’1,4 per cento.

Non tantissimo, ma se analizziamonel dettaglio l’indice periodico di Hotels.com non mancano punte al ribasso anche del 4,5 per cento in Navarra o a Melilla.

Ancora non basta?

I più temerari sappiano che in Islanda i prezzi sono crollati in media del 20 per cento, che in Italia scendono i prezzi nella carissima Venezia (- 4%) e che nella categoria dei «4 stelle» si risparmia dal Cairo (-20%) a Lisbona (-5 per cento) passando perMosca (-17%).

Va detto infine, che a livello globale i costi si stanno lentamente stabilizzando, ma pur dopo 7 mesi di caduta libera risultano ancora al livello di 6 anni fa. Vuole dire che erano cresciuti troppo?

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