Smartwatch: il problema batteria
I dispositivi da polso (smartwatch, sportwatch o fitness band) sono piccoli e trovare spazio al loro interno per integrare una batteria sufficiente per alimentare l’elettronica e il display per un tempo ragionevole non è semplice.
La piccola batteria a bottone presente negli orologi classici dura senza problemi più di un anno, niente a che vedere con i moderni dispositivi elettronici da polso.
Con questa categoria di oggetti si spazia dalla ricarica giornaliera, un po’ come per lo smartphone, fino a un’autonomia che nella migliore delle ipotesi può raggiungere le due settimane sui modelli dotati di display a basso consumo; un discorso a parte è quello delle fitness band che non essendo dotate di grandi display possono durare anche qualche mese.
Il fastidio più grande da affrontare è quello di doversi portare appresso il cavo di ricarica; se, infatti, la maggior parte dei dispositivi dispone di un alimentatore Usb e di un cavo, è proprio quest’ultimo il vero problema.
I cavi di collegamento hanno connettori proprietari con contatti esterni (per essere impermeabili i dispositivi non possono avere porte di collegamento come gli smartphone) oppure basi di ricarica a induzione magnetica.