Depositi online vincolati la situazione attuale e le promozioni

Depositi online vincolati la situazione attuale e le promozioni

Da Rendimax a CheBannca!, da Fineco a Webank: la mappa attuale.

Come inseguire ancora il miraggio del 2% netto.

I conti depositi online vincolati, i «pronti» e le ultime promozioni che possono ancora battere l’inflazione ai minimi storici.

Per chi ha come obiettivo minimo quello di difendere il capitale dall’inflazione, nel 2010 potrebbe aprirsi uno spiraglio se la Banca centrale europea comincerà a rialzare i tassi.

In questo caso sarà più facile gestire la liquidità, visto che non è attesa un’impennata del costo della vita.

Per ora, con i tassi inchiodati all’1%, anche se l’inflazione è ferma sotto tale soglia, i margini di manovra sono pochi. Nel recinto del debito governativo a breve e brevissimo termine non ci sono opportunità.

I rendimenti dei Bot sono prossimi allo zero. Anche i parcheggi online, quelli con i soldi sempre disponibili, sono ormai scivolati sotto l’1% netto.

Sopra sono rimasti i conti Rendimax (Banca Ifis) e Santander che riconoscono l’1,83% (2,5% lordo) e il Conto Arancio che offre 1,10% netto (1,5% lordo).

Per gruzzoli più sostanziosi, a partire da 15 mila euro, c’è però il conto Freedom di Mediolanum che garantisce, fino alla fine di gennaio 2010, il 2,5% netto.

I più convenienti: quanto rendono i depositi vincolati e i pronti contro termine

I più convenienti: quanto rendono i depositi vincolati e i pronti contro termine

Per strappare qualche euro in più, bisogna essere disposti a vincolare i soldi per un determinato periodo o affrettarsi a cogliere le ultime promozioni superstiti.

Se si è nelle condizioni di poter tenere fermi i soldi, in linea di massima, conviene privilegiare ancora i depositi online che, di solito, offrono rendimenti maggiori dei pronti contro termine.

Soprattutto se la somma è modesta.

A titolo esemplificativo: 5.000 euro bloccati per sei mesi in una delle soluzioni che investono in pronti contro termine, come Unicredit Money Box, il rendimento netto è pari all’1%.

L’offerta più generosa, sempre per dei mesi è quella di Rendimax: 2,19%.

L’unica soluzione d’investimento in pronti contro termine che batte i salvadanai elettronici è quella firmata da CheBanca! che, a partire da tagli di 5.000 euro, offre l’1,49% a 2 mese, l’1,93% a tre mesi e il 2,36% a otto mesi.

Ma vediamo le altre proposte.

Per chi dispone di almeno cinquemila euro, e li vincola a dodici mesi, la proposta più interessante viene ancora da Rendimax che applica un tasso del 2,37% netto. Segue Santander Deposit che, senza imporre minimi di giacenza, remunera il 2,19% netto.

CheBanca!, Websella e Webank, sono allineati e riconoscono l’1,46% netto sul semestre e l’1,83% netto sulla scadenza annuale.

Websella, però, pone come soglia minima un deposito di mille euro.

Webank (Bipiemme), fino al prossimo 10 febbraio, ha in corso anche una promozione.

A chi apre il conto ed è disposto a bloccare i capitali per 12 mesi, verrà riconosciuto il 2,19% netto (3% lordo).

Affrettandosi ad aprire un nuovo Conto Arancio, entro la fine dell’anno, si potrà beneficiare del tasso promozionale dell’1,83% netto (2,50% lordo) per sei mesi, senza vincoli.

Trascorso tale periodo, però, sarà applicato il tasso ordinario, che oggi è dell’1,10% netto.

Promozioni Fino al 31 gennaio 2010, sono in promozione anche FinecoBank e Barclays. «Stai davanti» l’iniziativa della banca online di Unicredit, che per sei mesi regala 100 euro di commissioni su tutti gli investimenti (azioni, Etf, covered warrant e obbligazioni) e sconta il canone pari a 5,95 euro mensili, a chi apre un Conto Remunerato o un Conto Unico.

Barclays, invece, lancia tre nuovi conti correnti : Barclays 2 You; Premier Life e Premier Life Plus con tassi creditori netti speciali per un anno: 1,46% netto (2% lordo) sul Conto Barclays 2You per giacenze fino a 20 mila euro; 1,83% netto (2,5% lordo) fino a 50 mila euro, per i due Conti Premier Life.

Dopo il periodo promozionale il tasso ordinario sarà pari all’Euribor 1 mese meno il 2% sul primo, e meno lo 0,5% sugli altri due.

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