Investire via internet: trading online

Investire via internet: trading online

Si può investire in borsa da soli, online, magari comprando e vendendo azioni ogni giorno?«C’è una vecchia regola: in caso di perdita dell’investimento, questo non deve cambiare la vita ».

Detto ciò, si può anche tentare di destreggiarsi tra azioni, obbligazioni e titoli di stato facendo da sé e utilizzando per la compravendita l’accesso online della banca o della società di brokeraggio, stando attenti a non rischiare troppo.

La dodicesima edizione di IT Forum, in programma a Rimini il 19 e il 20 maggio, può essere l’occasione per cominciare.

Qui si trovano sessioni didattiche (ben 170), esperti, una guida ai siti di informazione finanziaria, e si apprendono i primi rudimenti di analisi tecnica attraverso 115 espositori, tra cui anche molte società del risparmio gestito.

Sono lì presenti, nel caso qualche risparmiatore preferisca investire assistito da professionisti piuttosto che affidarsi al fai da te. «Il popolo dei trader online è comunque in continuo aumento: oggi infatti siamo più abituati a interagire con le piattaforme digitali, a informarci su Internet e muoverci senza troppe intermediazioni ».

Anche le banche, soprattutto quelle online, hanno contributo a questa evoluzione. E oggi proprio gli istituti di credito sono il principale canale di accesso dei trader alle piattaforme di investimento. «Che fare per cominciare? Il primo passo è scegliere il canale per la compravendita.

Aprire un conto, depositare i soldi, cercare informazioni e poi solo vendere e comprare».

Naturalmente le porte di accesso non sono tutti uguali: ci sono i broker puri come Directa (che richiede qualche spesa di apertura conto ed è utilizzabile solo per il trading) oppure le banche online, che offrono la piattaforma per investire via web (le principali sono WeBank, IwBank e Fineco) ma il cui obiettivo è reclutare anche tra i trader nuovi correntisti. In questo caso, oltre a «giocare» in Borsa, il cliente avrà tutti i vantaggi di un conto corrente: interessi, mutui, carte di credito, domiciliazioni bancarie.

«Anche molte banche tradizionali permettono il trading attraverso i servizi di home banking ,ma di solito i profili sono diversi: le piattaforme nate online o per trading di solito piacciono al trader per la loro immediatezza, servono a comprare e rivendere in tempi brevissimi. Le altre, invece, si addicono di più a scambi differiti.

Insomma, al daytrader (l’investitore che compra e vende ogni giorno) si addicono di più i broker.

Al cassettista (il compratore che tiene le azioni nel cassetto qualche settimana o qualche mese), vanno bene anche altre piattaforme.

«Non c’è un tetto minimo o massimo per investire: si può fare trading anche con 50 euro al giorno o alla settimana.

E comunque va sempre osservato il principio di non destinare alla speculazione, che è sempre un’attività rischiosa, cifre superiori o di poco inferiori alle proprie entrate mensili».

Per informarsi sull’andamento dei mercati, poi, meglio affidarsi ai siti più accreditati come MorningStar o TraderLinK, Borsa Italiana, Borsanalisi, FinanzaWorld.

Ma se non si conoscono i fondamentali dell’investimento in azioni, non bisogna mai scordarsi di fare due chiacchiere, almeno all’inizio, con un buon consulente.

Vedi investimenti e trading online con Fineco

Voto
Ti è piaciuto l'articolo?
[Media: 0]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *