Un salvadanaio da mettere in banca: i conti di deposito

Un salvadanaio da mettere in banca: i conti di deposito

I conti deposito servono a parcheggiare i risparmi per un breve periodo, ottenendo un rendimento molto elevato.

Troppa incertezza negli investimenti?

Quasi quasi mi faccio un «salvadanaio» in banca. No. Non si tratta del solito conto corrente che al momento rende troppo poco, bensì del conto di deposito, vedi CONTO DEPOSITO: che cosa è un conto deposito?

Due prodotti ben diversi: perché se il conto corrente serve a gestire il denaro in entrata e in uscita, il bancomat e la carta di credito, l’altro serve esclusivamente a «parcheggiare » i risparmi per un certo periodo, ottenendo in cambio un rendimento molto elevato, in media tra l’1 e il 2,80 per cento.

Conviene investrire denaro in un conto deposito?

La rendita media è salita dal 2,36 per cento di febbraio al 2,64 per cento di oggi e anche le promozioni più recenti ci dicono che i tassi di remunerazione stanno crescendo, spiega Francesca Tedeschi, responsabile di OF Osservatorio Finanziario, istituto che monitora in tempo reale una cinquantina di istituti di credito. E il messaggio è allettante.

I conti deposito sono attraenti

Accade infatti che quando i tassi di interesse (basati sull’indice Euribor) crescono, allora anche i conti correnti vengono remunerati meglio.

E allora, per continuare a essere più attraenti, anche i promotori dei conti deposito sono costretti ad alzare la posta.

Un esempio della partita?

I prodotti che Ing Direct, il principale player sul mercato con Conto Arancio, oWebank (gruppo Bpm), stanno promuovendo per chi sceglie la formula «doppia» del conto deposito più conto corrente: Ing offre il 2,60 per cento di rendita a fronte di un impegno a vincolare il deposito per un anno eWebank (la prima ad aver inventato il conto deposito agganciato al conto corrente) si spinge sino a un rendimento del 2,80 ma chiede un vincolo di 15 mesi, una novità.

Il punto di forza dei conti deposito è quello di garantire un buon reddito a costo zero, perché non sono richieste né spese di attivazione né di gestione, è meno rischioso di un prodotto di investimento e in caso di bisogno si può sempre chiedere di svincolare i risparmi.

L’unica cosa che succede è che non saranno pagati gli interessi sulla quota per cui è stata chiesta la liberatoria.

Leggi Spostare investimenti tra conto deposito a conto deposito gratis

Conti deposito e Internet

A proporre i conti deposito sono soprattutto (ma non solo) le banche online, che non avendo grandi costi di gestione possono permettersi di premiare i propri clienti.

E a leggere le statistiche, il prodotto piace sempre di più.

Nel 2001 Ing Direct aprì ai conti deposito la strada del mercato di massa e da allora l’offerta si èmoltiplicata.

Sul mercato si sono affacciate Barclays, Chebanca (gruppo Mediobanca), Santander, sino ad arrivare a matricole come banca Ifis.

Tutto ciò va a vantaggio della competizione e del mercato.

Una ricerca condotta insieme con Sda Bocconi ha registrato che oltre 3 milioni di italiani sono favorevoli a un conto online: un bacino davvero molto ampio.

A un popolo di risparmiatori, infatti, non può sfuggire che il conto deposito è un buon compromesso tra il rischio dei prodotti di investimento e il rendimento. Soprattutto se a conti fatti, con le ultime promozioni, si guadagna anche più dei Bot.

Vedi Conto deposito Chebanca, Conto deposito conto arancio, Conto deposito Contoconto.it, Conto deposito contodeposito, Conto deposito Webank

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