5 trucchi per ridurre il sale in cucina

5 trucchi per ridurre il sale in cucina
5 trucchi per ridurre il sale in cucina

5 trucchi per ridurre il sale in cucina

Di sale ne assumiamo molto più del necessario e spesso senza rendercene conto.
Il sale è un elemento indispensabile per l’organismo ma è altrettanto importante per la salute non superare la dose giornaliera di 5 g. Impariamo a riconoscere e limitare i cibi più ricchi di sale e vediamo in che modo ridurre il suo uso in cucina, senza rinunciare al gusto.

Video 5 trucchi per ridurre il sale in cucina

IL SALE E' UNO DEI NEMICI DELLA SALUTE MA RINUNCIARCI COSTA FATICA. QUALE PREFERIRE E COME RIDURLO A TAVOLA

Il comune sale da cucina è, dal punto di vista chimico, essenzialmente cloruro di sodio, una molecola che nasce dalla combinazione di sodio (Na) e cloro (Cl), uniti in rapporto di 1 a 1 (un atomo di sodio e uno di cloro).
Il sale si presenta sotto forma di piccoli cristalli consistenti (il sale grosso) o polverizzati (sale  no). Si ricava dall’acqua di mare, per evaporazione, o dai giacimenti di salgemma.
Il sodio, il minerale che è uno dei costituenti del sale, pur essendo fondamentale per regolare le più importanti funzioni  siologiche (respirazione, battito cardiaco, trasmissione degli impulsi nervosi), quando è in eccesso porta l’organismo a trattenere troppa acqua. Per questo si formano ritenzione idrica, cellulite, gon ori e, nel tempo, i tessuti mal nutriti e non suf cientemente ossigenati si riempiono di grasso.

Purtroppo è facile non accorgersi di assumere troppo sodio perché, secondo le stime dell’Inran, ben il 55-60% della quantità giornaliera di sodio che ingeriamo proviene da cibi industriali, preconfezionati o conservati e dai piatti consumati in fast food, bar e ristoranti. Spesso si esagera con il sale senza rendersene conto, ma alla lunga gli effetti si ri ettono sulla salute.
Oltre alla ritenzione idrica, che è data dall’aumento del volume dei liquidi extracellulari trattenuti dal sodio, possono svilupparsi altri disturbi, come ipertensione, problemi cardiovascolari e disfunzioni renali.
Anche il rischio di osteoporosi aumenta con un uso smodato di sale, perché la molecola di sodio si lega a quella di calcio, impedendone l’assorbimento da parte dell’organismo. «Fortunatamente», rassicura la dottoressa Bernini, «bastano otto settimane per ricalibrare le papille gustative a sapori più delicati.
Se proviamo a ridurre l’utilizzo di sale in cucina e scegliamo cibi a basso contenuto di sodio, in meno di due mesi recupereremo la sensibilità al gusto autentico degli alimenti». In ne, secondo uno studio della Sapienza di Roma diete povere di sodio possono ridurre i linfociti proin ammatori coinvolti in lupus e artrite reumatoide.

Trucchi per dimezzare il sale in cucina

Aggiungere meno sale a tavola è un passaggio graduale, nel frattempo metti in atto qualche strategia per ridurre subito l’assunzione di sodio e abituarti più in fretta a gusti meno salati.

1 – Leggi bene l’etichetta: il contenuto di sodio negli alimenti confezionati è in genere espresso sull’etichetta in grammi o milligrammi per ogni 100 grammi di prodotto. Preferisci i cibi la cui quantità di sodio non superi gli 0,4 g per etto, meglio ancora se è inferiore a 0,12 g. Quest’ultimo infatti è il limite che de nisce, secondo la normativa europea, i cibi a basso contenuto di sodio. Non utilizzare quindi i cibi in cui  gura nelle prime voci il sale, indicato anche sotto forma di sodio (o Na), cloruro di sodio, bicarbonato di sodio, fosfato monosodico, glutammato monopodico, benzoato di sodio, citrato di sodio.

2 – Al posto del sale, gli ortaggi ricchi di sodio. Alcuni vegetali, come sedano, carcio , spinaci, carote crude, barbabietole, sono naturalmente più sapidi. Usali al posto del sale per insaporire i diversi piatti.

3- Insaporisci con succo di limone e aceto. Un’emulsione con succo di limone, olio extravergine di oliva e aceto è un ottimo condimento per insalate e verdure crude da arricchire, a seconda dei casi, con noci, pepe nero, mandorle, spezie ed erbe aromatiche. Così non hai bisogno di aggiungere sale e con il limone aumenti l’assimilazione di ferro.

4 – Per l’acqua della pasta: zafferano e alghe disidratate. Per evitare di aggiungere sale all’acqua della pasta, usa come insaporitore una bustina di zafferano, 2 foglie d’alloro o qualche pezzetto di alga disidratata, che arricchisce le pietanze di iodio e accelera il metabolismo. Se vuoi usare il sale, uniscilo all’acqua di cottura all’ultimo momento, così non avrà il tempo di essere assorbito dalle maglie dell’amido di spaghetti e farfalle.

5 – Usare le spezie per insaporire i piatti e renderli accattivanti senza utilizzare il sale.

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