Adiconsum: attenti alle tasse: posta elettronica certificata (Pec)
Controllare periodicamente la propria casella di Posta elettronica certificata (Pec) alla ricerca di cartelle di pagamento.
È questo il consiglio di Adiconsum che ricorda che la cartella esattoriale viene inviata tramite Pec e che la notifica della stessa si intende eseguita al momento della consegna all’indirizzo certificato, a prescindere dall’avvenuta lettura da parte del contribuente. “La Pec – spiega Pietro Giordano, segretario nazionale di Adiconsum – ha valore legale.
Il solo fatto di possedere un indirizzo Pec abilita l’utente a ricevere la posta elettronica certificata permettendogli di comunicare immediatamente con la Pa, senza la necessità di autorizzare preventivamente la ricezione dei messaggi”.
Solo per precisare questa frase “Il solo fatto di possedere un indirizzo Pec abilita l’utente a ricevere…” è valida solo per i possessori di indirizzo di posta elettronica certificata fornito dal servizio Postacertificat@ dato gratuitamente dallo stato tramite Poste e Telecom Italia. Con l’attivazione di un indirizzo di PEC standard, non quindi la CEC-PAC nome corretto del servizio gratuito dello stato, non si autorizza automaticamente la PA all’utilizzo di quel canale per le comunicazioni con il titolare.