Acquisti online: controlliamo il venditore

Acquisti online: controlliamo il venditore
Acquisti online: controlliamo il venditore

Acquisti online: controlliamo il venditore

Il numero di truffatori che utilizzano i siti di compravendita tra privati per rubare denaro a ignari acquirenti è in aumento.

A gennaio per esempio la Polizia di Stato ha denunciato due persone residenti in Piemonte e Lombardia.
Uno è accusato di aver incassato 100 euro come acconto per l'acquisto di una Fiat Panda, l'altro è sparito dopo aver ricevuto un bonifico di 300 euro per uno smartphone.

Certo sono solo piccole cifre, ma le indagini della Polizia hanno accertato che si tratta di ladri online seriali.
In alcuni casi, questi truffatori creano da se siti e-commerce che nascono e muoiono velocemente, in altri si appoggiano a portali come Subito.it, dove non c'è un vero e proprio controllo sui venditori e non vengono fornite garanzie sulle transazioni di denaro.

Scegliamo bene da chi acquistare online

Controlliamo se il venditore ha una buona reputazione sul sito di annunci oppure se è alla sua prima vendita.
Chi truffa cambia spesso nome quindi di lui non c'è traccia.
Infine, se l'offerta è troppo buona meglio sempre diffidare e rinunciare.

I prodotti elettronici sono tra i più utilizzati per le truffe online.
Non si tratta solamente di piccole cifre, talvolta paghiamo prezzi piuttosto alti, che superano i 500 euro, ma non riceveremo mai il prodotto.

II truffatore di turno offre articoli come smartphone, tablet e smartwatch a prezzi più vantaggiosi degli altri e-commerce ma non spedisce nulla.
In realtà, nella maggior parte dei casi non ha in magazzino neppure uno dei prodotti t che ci propone, ma è molto bravo a fingersi un onesto venditore.

Attenti al venditore truffatore

Sfatiamo un mito.
Non sempre il mezzo preferito dai truffatori per il pagamento è la carta di credito.
Spesso ci offrono più opzioni per la transazione, così da non destare sospetti.
In alcuni casi questi astuti delinquenti coinvolgono persone povere o emarginate dalla società, come tossicodipendenti e senza fissa dimora.

In cambiano di cibo o denaro li sfruttano come prestanome per l'apertura di carte PostePay sulle quali ricevere pagamenti per un periodo di tempo limitato prima di “sparire nel nulla. Per crearsi una credibilità capita anche che i truffatori, utilizzando documenti falsi, attivino delle imprese online in diverse regioni d'Italia.
Talvolta acquistano realmente dei prodotti e li consegnano, in modo da mandare a buon fine alcune vendite e raccogliere così del commenti positivi.
Teniamo gli occhi aperti.

Voto
Ti è piaciuto l'articolo?
[Media: 0]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *