Bono, il man of the peace visita l’Expo

Bono, il man of the peace visita l'Expo

Debiti da cancellare, dignitari da incontrare, appelli da lanciare.
Bono, «man of the peace» per il comitato dei vincitori dei Nobel per la Pace, si è conquistato la gratitudine del pianeta non solo col microfono in mano: ieri ha misurato l’affetto della gente anche ad Expo e ha avuto il merito di restare sul tema dell’Esposizione milanese Expo.
«Sono molto contento di vedere che si invita allo “spreco zero”», ha detto, ad esempio, uscendo dal padiglione Zero assieme al commissario Giuseppe Sala e al ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, fedeli centurioni durante tutta la visita.

Il leader degli U2, dopo un doppio concerto elettrico a Torino, ha partecipato a «It begins with me», evento italo-irlandese contro i cosiddetti «disequilibri alimentari » nel mondo. Presente Matteo Renzi e la coppia ha fatto il pieno di selfie e chiacchierato fitto nei 200 metri che dividono il media center dal padiglione Irlanda.
Lì hanno atteso la 55enne rockstar come il Papa: non ha bevuto birra scura della casa, solo un bicchiere d’acqua.

Migliaia e migliaia sulle transenne, giornataccia per il servizio d’ordine di Expo che non aveva visto scene simili per nessuno dei capi di Stato passati da quelle parti. Bono ha ricordato che «c’e’ abbastanza cibo per sconfiggere la fame, ciò che manca e la volontà di distribuirlo ». Poi, ha parlato dell’altra tragedia di questi tempi, con una avvertenza: «Non chiamateli “migranti”, la parola giusta è ”rifugiati” ».
Da parte sua, Renzi ha dichiarato che l’Italia tornerà al quarto posto nel G7 per la cooperazione. «No excuse», la promessa di fronte all’uomo che ai responsabili del «suo» padiglione aveva appena detto: «Se posso essere di aiuto, non esitate…».

Voto
Ti è piaciuto l'articolo?
[Media: 0]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *