Canone Rai nella bolletta: No dal Consiglio di Stato

Canone RAI in bolletta Enel, giusto o sbagliato?
Canone RAI in bolletta Enel, giusto o sbagliato?

Canone Rai nella bolletta: No dal Consiglio di Stato

Il decreto ministeriale sul canone Rai (vedi canone rai in bolletta enel) riceve una sonora bocciatura dal Consiglio di Stato, che per legge deve dare un parere su questo atto prima che sia promulgato.
Una frenata che cade a metà aprile, quando mancano ormai poche settimane alla prima bolletta elettrica con dentro l’imposta della tv: quella di luglio. In un suo atto, il Consiglio di Stato lamenta che il decreto scritto dal ministero dello Sviluppo Economico non offre una «definizione di apparecchio tv».
E neanche precisa che il canone si versa una volta sola, anche se abbiamo più televisori in casa.
È dunque indispensabile chiarire che la famiglia deve «versare l’imposta un’unica volta, e soltanto se possiede un tv che riceve i programmi in modo diretto oppure attraverso il decoder». In questo modo, il decreto chiarirà una volta e per sempre che non si deve pagare niente quando si hanno uno «smartphone o un tablet» che pure riescono a intercettare il segnale tv.

Il Consiglio di Stato osserva anche che la riscossione del nuovo canone pone un problema di privacy, vista l’elevata mole di dati che si scambieranno gli «enti coinvolti (Anagrafe tributaria, Autorità per l’energia elettrica, Acquirente unico, Ministero dell’interno, Comuni e società private) ».
Eppure il decreto ministeriale non prevede neanche uno straccio di «disposizione regolamentare » che assicuri il rispetto delle normativa sulla riservatezza. La decisione è diventata un dibattito politico.
«Governo Renzi incompetente/ approssimativo», ha twittato Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

Il governo si è difeso con il sottosegretario Antonello Giacomelli: «Non è una bocciatura, ma un suggerimento di integrazioni e chiarimenti».

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