Gli hacker attaccano i siti legati all’Expo

Gli hacker attaccano i siti legati all’Expo

Si chiama «Unmask» l’operazione della polizia postale e del Centro Nazionale Anticrimine Informatico che ieri ha portato all’arresto di due hacker italiani e tre denunciati.

Ai domiciliari sono finiti un 31enne livornese, noto con il nick Aken, e un 27enne della provincia di Sondrio, conosciuto come Otherwise.

Nel mirino degli hacker erano finiti di recente siti legati all’Expo, per appoggiare la manifestazione del primo maggio che ha devastato Milano, e martedì era toccato al Ministero della Difesa, da cui avevano poi pubblicato un corposo dossier.

Ma in passato la cellula criminale aveva violato anche la sicurezza di organi importanti come la Corte Costituzionale e la Presidenza del Consiglio, i ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Salute, Polizia e Carabinieri, Eni, Enel ed Equitalia, tra gli altri.

Ma gli attacchi informatici, si sa, non riguardano solo l’Italia.

Di ieri la notizia che ad aprile un gruppo di hacker ha violato la rete della Federal Reserve di St. Louis, negli Stati Uniti, reindirizzando il traffico in entrata su siti falsi.

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