Now Tv di Sky: il servizio di streaming online

Now Tv di Sky: il servizio di streaming online

Quelli di Ericsson hanno appena sfornato una ricerca internazionale: dal 2011 al 2015, i ragazzi tra i 16 e i 19 anni hanno dimezzato la fruizione di video in tv – da 10 a 5 ore circa a settimana – e quasi raddoppiato (+85%) quella da smartphone (oltre 5 ore). Insomma, la tv esce sempre più dalla tv e chi la produce si adegua.

Ultima novità, Now Tv di Sky, servizio di streaming online, una tv senza decoder e antenna erede di Sky Online: nuova interfaccia, prossimamente l’alta definizione, un servizio disponibile su computer, console, tablet, smart tv e sulle tv di casa utilizzando il Now Tv Box (49,99 euro), che funziona come decoder e si collega al web.
Ma, in futuro, questo servizio sarà visibile anche su smartphone.

Previsti tre ticket mensili, con 14 giorni di prova gratis e l’offerta di un rinnovo di tutti e tre insieme a 19,99 euro mensili: «intrattenimento», con talent, cartoni e news; «serie tv», con stagioni complete di titoli italiani e stranieri e «cinema ».

A parte, il ticket «calcio », in attesa di un’offerta sportiva specifica.

È la risposta di Sky a Netflix, in Italia da ottobre scorso, 81 milioni di abbonati nel mondo, anche se in Italia siamo ancora lontani dalla diffusione negli Usa (100 minuti di media di visione al giorno per utente secondo CordCutting.com): l’ultimo rapporto di It Media Consulting dice che il servizio streaming creato da Reed Hastings (con la possibilità di continuare a vedere su smartphone ciò che stavi seguendo in tv) crescerà, entro il 2019, soprattutto in Gran Bretagna, Germania e Francia. Ma la sfida di mercato in Italia è aperta e di giocatori ce ne sono altri, da Infinity di Mediaset a Tim Vision fino a Chili.

Mentre, negli Usa, si segnala l’offensiva di Amazon Video, il servizio streaming non ancora disponibile in Italia che, rispetto al 2015, secondo l’analisi dei flussi di rete condotta da Sandvine, è cresciuto più del doppio, superando iTunes di Apple e Hulu.
Anche se resta lontano dalla coppia di testa: Netflix – che in gennaio, ancora per Sandvine, occupava il 37% dei peak download negli States – e YouTube.