Sky: Great Migrations su Nat Geo Wild, canale 405 di Sky

Sky: Great Migrations su Nat Geo Wild, canale 405 di Sky

Great Migrations, il documentario più costoso e ambizioso dei 122 anni della sua storia, in arrivo in Italia in anteprima mondiale domenica 31 ottobre (alle 21 su Nat Geo Wild, canale 405 di Sky).

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Il miracolo si compie a pomeriggio inoltrato, quando migliaia di gnu e di zebre, dopo ore di attesa (la nostra) e di tentativi falliti (i loro), decidono finalmente di fiondarsi in acqua e attraversare il fiume Mara, sfidando la fame dei coccodrilli.

Cercano il cibo, cercano di sopravvivere. E lo fanno ogni giorno, da sempre.

Qui nella riserva Masai Mara, nella parte sud-occidentale del Kenya, dove si concentra la migrazione animale di massa più straordinaria del Pianeta (più di 2 milioni di esemplari in movimento), National Geographic ha girato una parte di Great Migrations, il documentario più costoso e ambizioso dei 122 anni della sua storia, in arrivo in Italia in anteprima mondiale domenica 31 ottobre (alle 21 su Nat Geo Wild, canale 405 di Sky). E qui l’ha presentato.

Tra centinaia di migliaia di gnu e di zebre.

Ma anche elefanti, leoni, giraffe, ghepardi.

Un documentario kolossal. Costato decine di milioni di dollari (la cifra ufficiale è top secret), frutto di 800 giorni di riprese in 20 Paesi, fatte con temperature sotto lo zero e fino a 48 gradi, di 150 ore di immagini dagli elicotteri, di oltre 400 ore di riprese notturne.

«È difficile dire quale è stato, in tre anni di lavoro, il momento più eccitante spiega David Hamlin, il produttore del maxi-show, lungo 6 episodi e 7 ore, e accompagnato dall’efficace motto «Muoversi in milioni, sopravvivere da soli»—,perché abbiamo vissuto tante “prime volte”.

Ogni storia ha avuto il suo momento indimenticabile, ci sono state tante scommesse, mace l’abbiamo fatta.

La migrazione degli elefanti in Mali, per esempio, è stata unica: sono animali nervosi, aggressivi, ed erano stati filmati soltanto negli anni Settanta, ma da lontano.

Qui li abbiamo ripresi mentre passavano la “porta degli elefanti”, una sorta di buco tra due montagne. Essere svegliato in America alle tre del mattino per sentire che li avevamo beccati è stato straordinario ».

Ma Great Migrations, che in inglese ha la voce di Alec Baldwin e in Italia quella del re dei doppiatori Luca Ward, è tantissimo altro: ci sono gli gnu, appunto, che si fanno 500 km tra Kenya e Tanzania in cerca dell’acqua; i granchi rossi della minuscola Christmas Island, in Australia, che raggiungono la spiaggia per la riproduzione; gli squali bianchi che vanno dalle Hawaii al Messico per mangiare; oppure la farfalle monarca che attraversano tutto il Nord America. «Sono storie vere, drammatiche, epiche, con eroi, ostacoli, tristezza, redenzione. I “nostri” animali rappresentano tutto il mondo, non sono solamente uccelli o pesci: per questo mi auguro che chi ci guarderà, primadi appoggiare la testa sul cuscino dopo aver visto lo show, possa pensare che in quell’attimo tutto il Pianeta si stia muovendo per vivere».

Sarà così.

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