Cubo: tv internet e pc in un solo oggetto Cubovision

Cubo: tv internet e pc in un solo oggetto CubovisionCubo: tv internet e pc in un solo oggetto Cubovision

Svolta di Telecom. Bernabè: «Puntiamo ai milioni di italiani che non usano Internet»

Tutti a caccia del 40% di italiani analfabeti: internettianamente parlando, s’intende.

Anche Telecom Italia (prima di tutti Telecom) che per attrarli sceglie (nei fatti) il più conteso e maneggiato oggetto d’uso quotidiano: il telecomando.

Non da solo, certo, ma vera novità di Cubovision, un dispositivo che promette di assemblare, per la prima volta al mondo, televisione, pc e Internet veloce in un unico dispositivo.

E di manovrarli, appunto, dai tasti del telecomando: un’innovazione da tech-fans al servizio della casalinga di Voghera.

«L’Italia—dice Franco Bernabè, a.d. di Telecom—ha 20milioni di linee telefoniche abilitate all’Adsl, ma 8 milioni non vengono utilizzate, perché quegli italiani non credono valga la pena spendere soldi per avere Internet. L’obiettivo è semplice: allargare la base di utilizzo della banda larga.

Abbiamo pensato a Cubovision, ma con umiltà.

Il risultato è un oggetto semplice e democratico, un working in progress messo a disposizione dei produttori di contenuti e applicazioni e di chi fa televisione».

Il «Cubo» è bianco, largo una ventina di centimetri, costerà 199 euro e contano di venderne 400 mila nel 2010.

Collegato ad antenna e linea Adsl Alice permetterà di vedere il digitale terrestre, i siti internet come YouTube, le web tv, una selezione di film in video on demand sempre disponibili e, soprattutto, di organizzare la propria vita digitale (mp3, foto, video dai telefonini) sulla tv di casa, grazie a un hard disk da 500 giga.

Il «Cubo» al momento non dà accesso ai servizi tv premium. Mediaset permettendo, vorrà dire qualcosa?

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6 Commenti

  1. Pensassero a migliorare la rete ed a portarla in tutta Italia!E’ scandalosa nella mia zona la ADSL di Telecom, figuriamoci se può supportare video trasmissioni!E’ solo propaganda!

  2. Concordo con te, nella stragrande maggioranza del nostro paese le cose stanno così, io vivo invece in un’isoletta fortunata,nonostante il mio impianto telefonico “fai da te” a me l’adsl non và malaccio, provo diversi test e in genere non scendo mai sotto i 4 mega, ragion per cui le trasmissioni con il loro decoder (comprese quelle MP e sky che ogni tanto mi offrono gratuitamente) non le vedo affatto male.

    P.s. L’impianto “fai da te” è cosi composto…dall’unica presa principale ho tirato fuori un doppino che dopo una decina di metri e aver servito tre telefoni fissi e un cordless arriva finalmente al modem-router,li ho collegato un pc con il cavo di rete e servo altri due pc in wifi …oltre a far funzionare il decoder.

  3. Ci dimentichiamo di una cosa importantissima e basilare, Telecom e’ privata e come tale, prima di investire valuta bene il discorso costi e ricavi.
    L’estensione del servizio a tappeto era una prerogativa delle aziende pubbliche, che investivano con i soldi dei contribuenti.
    Questo discorso 15 anni orsono non ci e’ andato piu’ bene e ci siamo riempiti tutti la bocca con la parola privatizzare o “privato e’ bello”.
    Le conseguenze in Italia sono sotto gli occhi di tutti solo i ciechi non vogliono vedere.
    Un servizio che prima veniva esteso a tutti come garanzia di eguaglianza dei cittadini, ora viene in molti casi negato perche’ non si ricava abbastanza in relazione ai costi da sostenere.
    Ma la lezione non l’abbiamo per niente capita, tant’e’ che sono in via di privatizzazione beni di prema necessita’ come l’acqua.
    Avanti cosi’ !!!

    Cordialmente

  4. Hai perfettamente ragione Massimo, la stessa cosa vale per le Ferrovie….le privatizzazioni fatte sono risultate alla fine solo dei trasferimenti di monopolio,
    ed ovviamente dove più c’è bisogno di servizi ( zone difficili ecc…) questo viene a mancare perchè non c’è guadagno. Telecom in questo caso serve solo gli utenti delle zone più popolose ( maldestramente, come fanno anche altri) e allora il divario si allarga tra chi può e chi non può.
    Io sono sempre del parere che tutte le infrastrutture ( tipo la rete ferroviaria , la cablatura telefonica , le acque ecc.. ecc) le debba tenere lo Stato in quanto garante dell’uguaglianza di trattamento per tutti i cittadini..

    Comunque qui si parlava di Cubo ed io la vedo una cosa interessante , non ci resta che aspettare e vedere….

  5. Completamente d’accordo anche io, il bello è che nello stesso periodo l’Europa faceva pressione per privatizzare particolarmente Germania e Francia, solo che France Telecom e Deutch Telekom sono ancora pubbliche. L’unica privatizzata ma direi da sempre è Britsh Telecom ma con altro know how e soprattutto con altre regole che non hanno strangolato il gestore universale (british) per favorire in modo vergognoso i nuovi soggetti. Da noi ENEL con le più alte tariffe d’Europa a potuto buttarsi in telefonia con infostrada/wind ma a tariffe agevolate, e senza pagare alcun dazio. Non è il solo esempio purtroppo.

  6. In linea di massima pare interessante. Il problema è la copertura della rete. E’ da mesi che richiedo il collegamento ADSL che non mi viene dato perchè il mio numero non è coperto, Anzi come soluzione il Servizio Clienti mi propone di richiedere un nuovo numero telefonico e forse potrò avere l’ADSL (trovo interessante notare che l’appartamento adiacente al mio è invece coperto dal servizio). MISTERI della rete. Naturalmente gli altri operatori mi garantiscono che sono in grado di fornirmi il servizio, ma sarà vero?
    Forse il vero nodo da sciogliere non è proporre nuovi prodotti ma distribuire far funzionare i prodotti esistenti.
    O no?

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