Alpitour: più forte società di viaggi italiana ha scelto la Spagna

Alpitour: più forte società di viaggi italiana ha scelto la SpagnaAlpitour: più forte società di viaggi italiana ha scelto la Spagna

Turismo: L’ultimo accordo firmato dalla società del gruppo Exor è con El Corte Inglés e le sue 450 agenzie di viaggi.

Obiettivo: prepararsi alla ripresa con le spalle più forti.

Alpitour si sposa con El Corte Inglés.

La più forte società di viaggi italiana (e settima in Europa) ha scelto la Spagna per stringere un accordo commerciale destinato ad avvicinare il turista italiano ai promettenti paradisi caraibici e sudamericani; e per permettere al cliente iberico di scoprire luoghi come Maldive, Sharm el-Sheikh e Zanzibar. (Vedi Offerta Vacanze in promozione al 50% e Hotel in promozione)

Questo grazie all’intesa con il colosso spagnolo noto in tutto il mondo per i suoi grandi magazzini ma che controlla anche una divisione Viajes con una rete di 450 agenzie di viaggio che nel 2008 hanno fatturato 2 miliardi di euro.

Questa intesa conferma che è la strada degli accordi, nazionali e internazionali, quella che Daniel Winteler (foto), ex enfant prodige della finanza elvetica che Umberto Agnelli strappò alla Novartis per affidargli la guida dell’Ifil e che dal 2005 siede sulla poltrona di presidente e amministratore delegato dell’Alpitour, ha deciso di imboccare. L’intesa con El Corte Inglés viene infatti dopo quelle firmate con i nomi più prestigiosi del turismo mondiale, come Globalia, Thui, Thomas Cook e Caribbean Sea.

Patti che dovrebbero imprimere un cambio di marcia all’Alpitour.

Dopo avere archiviato senza eccessivi problemi un difficile 2009, con un utile in linea con gli anni precedenti, adesso è pronto il piano per ripartire. Nel 2008 il tour operator controllato dalla Exor ha fatturato 1.237 milioni di euro (destinati a scendere nel 2009), ha 2,4 milioni di clienti (oltre 300 mila gli stranieri portati in Italia) e 4 mila dipendenti.

Per il 2010 Winteler si attende una modesta ripresa dell’economia, ma è consapevole che la fine della crisi non basterà per dare nuovo sprint al settore. «Dobbiamo archiviare » spiega il manager italosvizzero «i tempi nei quali fare buoni utili nel turismo era facile e temo che la ripresa si trasformerà in un’ulteriore selezione».

Lo slogan per i prossimi anni? «Più prodotti, più fantasia.

Lavoriamo in un settore fortunato» spiega «perché da oltre un secolo il turismo cresce e regala sempre nuovi clienti», quindi, nonostante tutto, «il mercato c’è ed è compito delle aziende saperlo conquistare con più prodotti e con offerte personalizzate ».

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