Tuscia, oasi verde a Roma vacanze, arte, storia e gastronomia

Tuscia, oasi verde a Roma vacanze, arte, storia e gastronomiaTuscia, oasi verde a Roma vacanze, arte, storia e gastronomia

Nel cuore dell’Italia centrale, la Tuscia corrisponde oggi, nell’Alto Lazio, alla provincia di Viterbo.

Comprende una sessantina di Comuni sparsi in un’area ricca di riserve naturali. “Oro verde”, “polmone verde a un’ora da Roma”, ambiente incontaminato, agricoltura ricca di prodotti tipici: sono questi i valori aggiunti messi in evidenza durante le giornate di “VisiTuscia”, workshop – organizzato da Confesercenti provinciale di Viterbo – che per la quarta volta ha messo tour operator e agenti di viaggi a stretto contatto tra loro e con il territorio.

Civita Castellana, Viterbo, Caprarola, Montefiascone, Bolsena, le località toccate quest’anno, un assaggio di quanto la Tuscia può offrire ad un turista attento ed esigente.

Il Lazio non è solo Roma.

Il Comune più conosciuto della Tuscia è Viterbo, non soltanto perché è il capoluogo ma perché è una città ricca di storia e di cultura, basti pensare al quartiere medievale di San Pellegrino, al Palazzo dei Papi e a quello dei Priori, oggi sede comunale.

Ci sono però tutta una serie di località importanti ma poco conosciute con monumenti medievali e ville rinascimentali, ricche di attrattive paesaggistiche, come l’Alta Tuscia, i laghi di Bolsena, di Vico e di Monterosi, la città di Montefiascone, importante per la Fiera del vino e la Rocca, residenza estiva dei Papi, senza trascurare Tarquinia, una capitale degli Etruschi, a cui è dedicato un museo.

A Civita Castellana meritano la visita il Duomo del 1210 e la Rocca.

A Caprarola si va per il Palazzo Farnese, capolavoro del tardo Rinascimento.

Il panorama della Tuscia è in molta parte ancora incontaminato, un saliscendi di colli e pianure coltivate a vigna, olivi e noccioleti.

Se i vini Doc della provincia di Viterbo sono in continuo miglioramento qualitativo, gli oli d’oliva extravergine sono già molto apprezzati e anche tutelati dai marchi Dop Tuscia e Dop Canino.

Di qualità sono anche le nocciole, scelte da Perugina e Ferrero per le loro preparazioni più pregiate.

Senza dimenticare le castagne e dei funghi.

Sulle tavole delle famiglie e dei ristoranti arriva tutta una serie di prodotti che percorrono pochi chilometri.

Ecco dunque le celebri zuppe a base di verdure di stagione.

Sul lago di Bolsena la zuppa tradizionale è di pesce, la cosiddetta “sbroscia”, insaporita da mentuccia, cipolla, prezzemolo o basilico.

La zuppa con l’agnello è un ottimo piatto unico. Salumi e formaggi di pecora arricchiscono gli antipasti.

Ottime le paste fatte in casa con semplice acqua e farina. Tra le carni, van forte la porchetta e l’agnello.

E tra i dolci: castagnole, frappe, ciambelle con l’anice, zuppa inglese, crostate e i “tozzetti”, pasticceria secca con le nocciole dei Monti Cimini.

Vedi anche: Acquistare viaggio online: suggerimenti e consigli acquisto prenotazione volo / hotel

Voto
Ti è piaciuto l'articolo?
[Media: 0]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *