Crampi e digestione i nemici del bagno: benessere fisico

Crampi e digestione i nemici del bagno: benessere fisicoCrampi e digestione i nemici del bagno: benessere fisico

Metà degli italiani ha paura dell’acqua alta e ben il 43% addirittura non sa nuotare. Un fenomeno preoccupante, che ogni anno porta a un migliaio di incidenti in acqua, di cui circa la metà mortali.

Archimede non tremava

Archimede e la sua nota legge, un corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso dell’acqua spostata, dovrebbe tranquillizzarci sul fatto che è assolutamente impossibile andare a fondo, a meno che non si presentino particolari condizioni.

Ma quali sono? Prima fra tutte il salto termico. La differenza tra la temperatura dell’acqua, 18˚-25˚, e quella del corpo umano, circa 37˚, può provocare reazioni gravi della funzione cardiorespiratoria, con perdita della conoscenza e arresto cardiaco.

I consigli dei nonni

Non immergetevi dopo mangiato. Lo dicevano i nostri nonni: lo stomaco pieno non solo schiaccia in alto la cupola diaframmatica, comprimendo il cuore, ma fa affluire gran parte del sangue al sistema digerente. L’immersione dirotta il flusso sanguigno verso la periferia, provocando una diminuzione della pressione arteriosa. Per stare tranquilli, meglio attendere 1-2 ore da uno spuntino o 3-4 ore da un pasto.

Occhio al lago

Mai entrare da soli in acqua: anche un banale crampo può trasformarsi in tragedia. Inoltre bisogna usare prudenza in acque dolci (fiumi e laghi) per le correnti e per la temperatura dell’acqua, spesso molto

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