Abbronzatura, la tintarella fa bene: benessere fisico

Abbronzatura, la tintarella fa bene: benessere fisicoAbbronzatura, la tintarella fa bene: benessere fisico

La comunità scientifica internazionale dopo averci per anni messo in guardia, con messaggi più o meno allarmistici, sulla nocività dei raggi solari, ecco che d’un tratto cambia diametralmente rotta: il sole fa bene, o se non altro è molto meno pericoloso di quanto sino ad ora ci hanno voluto far credere.

Lo spunto per questa nuova visione del rapporto dell’uomocon la sua stella preferita la fornisce un recentissimo studio inglese pubblicato su «Molecular Nutrition and Food Research ».

Grazie vitamina D

Lo scienziato Oliver Gillie, dell’Health Research Forum di Londra, nella sua approfondita ricerca ci spiega come il sole, anziché contribuire ad aumentare l’incidenza di malattie come tumori, diabete, cardiopatie e sclerosi multipla, le prevenga, e addirittura, in alcuni casi, possa curarle.

Tutto merito della sintesi della vitamina D nella pelle, prodotta per il 90% grazie al sole e solo per il 10% introdotta con l’alimentazione, è fondamentale per l'assorbimento del calcio e del fosforo, per la loro mobilizzazione dall’osso e per il loro riassorbimento a livello renale. Tre azioni indispensabili per garantire il corretto funzionamento di muscoli, nervi, coagulazione del sangue, crescita cellulare e utilizzo dell’energia, vedi Abbronzati dalla lampada abbronzante, non ustionati: benessere fisico.

Uno studio inglese smentisce di colpo tutti gli allarmismi degli ultimi anni. Ecco tutte le cautele da usare

Ma non è tutto.

Proprio grazie alle sue prerogative è un potente antibatterico e si dimostra un valido antitumorale. Importante anche la sua azione a livello psicologico.

L’effetto della luce sull' umore è noto: regolando la sintesi della serotonina diviene di fatto un potente antidepressivo. Non è un caso che il tasso di suicidi nei Paesi nordici sia, per esempio, nettamente superiore a quello dei Paesi a clima tropicale.
(vedi anche Lampade abbronzanti, attenzione ai rischi: benessere fisico).

Andateci cauti

Ma attenzione, se grazie a questo studio la tintarella non è più demonizzata, l’esposizione «selvaggia» resta tuttora assolutamente sconsigliata anche dai più assidui fautori dell’elioterapia che continuano a raccomandare misura e prudenza. Quindi, gradualità, niente bagni di sole nelle ore centrali della giornata, e per le prime esposizioni, limitarsi a tre quarti d’ora al giorno.

Oltre questo limite di tempo ogni sforzo per abbronzarsi é inutile, in quanto i melanociti divengono saturi e non producono altra melanina, il pigmento che fornisce alla pelle la tanto ambita tintarella, proteggendoci contemporaneamente dagli effetti dannosi della radiazione solare ultravioletta.

Vedi anche Dieta movimento e benessere fisico: consigli per stare bene con una dieta equilibrata

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