Aumento dei tassi di interesse: investire in obbligazioni a tasso variabile

Aumento dei tassi di interesse: investire in obbligazioni a tasso variabile

Meglio investire nei classici Buoni del Tesoro poliennali (Btp) o nei Certificati di credito del Tesoro (cct)?
Di fronte alla nuova prospettiva di un aumento dei tassi di interesse già a partire da aprile riprendono quota i titoli a cedola variabile, finora guardati con poca simpatia per la limitata redditività legata alla sostanziale stabilità del costo del denaro.

Mentre perdono appeal i titoli a cedola fissa a lunga durata.

«In modo particolare risultano meno convenienti, i Btp dai 4 anni in un su perché i rendimenti saliranno.

Si può però investire su titoli a otto-dieci mesi, quando scadranno si potranno acquistarne altri con rendimenti superiori».

Meglio puntare, allora, sui titoli a cedola variabile.

«I Cct garantiscono rendimenti più alti perché adeguano le cedole all’euribor semestrale.

Di conseguenza anche il livello degli interessi cambia ogni sei mesi».

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