Oro: titoli su cui investire

Oro: titoli su cui investire

Nel primo trimestre del 2011 l’attivo gestito degli Exchange traded products (Etp) legati alle commodity è cresciuto a livello mondiale fino a segnare il nuovo record di 174 miliardi di dollari, il 58% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. «Gli Etp sull’oro – sostiene Nicholas Brooks, strategist di Etf Securities – hanno visto ingenti deflussi in gennaio ma poi il trend si è invertito e i flussi sono cresciuti di quasi un miliardo di dollari in marzo, mentre gli Etp sul petrolio hanno subìto il mese scorso un trend inverso, benché siano saliti complessivamente a un totale di 138 milioni di dollari nel trimestre».

Ma come sfruttare operativamente il potenziale rialzista dell’oro e la possibile correzione del petrolio? Gli strumenti a disposizione degli investitori italiani sono molteplici e di diverse tipologie

Nel dettaglio, per puntare su un potenziale rialzo del lingotto sul mercato Etf Plus di Borsa Italiana sono disponibili, nel complesso, sei Etc e un Etn di tipo long.

Di questi, quattro, l’Etfs Physical Gold (codice Isin JE00B1VS3770), il Db Physical Gold Etc (DE000A1E0HR8), l’Etfs Gold Bullion (GB00B00FHZ82) e il Db Physical Gold Euro Hedged (DE000A1EK0G3), sono legati al prezzo spot dell’oro, prevedono il deposito «fisico » dei lingotti nei caveau di una banca depositaria e, nel caso dell’ultimo Etc, viene coperto il rischio di cambio tra euro e dollaro.

Un altro, l’Etfs Gold (GB00B15KXX56), è strutturato sull’indice Dow Jones-Ubs Gold, mentre l’Etfs Leveraged Gold (JE00B2NFTL95) è basato anch’esso sull’indice Dow Jones-Ubs Gold e opera in «leva 2» (ossia raddoppia i potenziali guadagni ma anche le potenziali perdite e per questo è dedicato principalmente ai trader più esperti).

A questi sei strumenti si aggiunge poi l’Etn emesso da Lyxor (XS0416722857) che consente di ricevere un rendimento, al netto degli oneri, pari alla variazione dei prezzi di un decimo d’oncia d’oro al fixing pomeridiano di Londra. Sempre sull’oro, sul mercato Sedex sono poi disponibili: 39 covered warrant plain vanilla di tipo call emessi da Société Générale e Unicredit con strike price compresi tra 800 e 1.900 dollari per oncia e scadenze che variano dal prossimo 17 giugno al 21 giugno 2013; cinque certificati di tipo investment targati Bnp Paribas, Rbs e Unicredit con scadenze 2012, 2014 e open end (ovvero privi di una scadenza); e sette leverage certificate di tipo «minifuture bull» proposti da Rbs con scadenze che vanno dal 2019 al 2021.

Per vedere i prodotti più scambiati in settimana al Sedex è possibile consultare i listini alle pagine 74 e 75 con l’avvertenza che, almeno per quanto riguarda i covered warrat e i leverage certificate, si tratta di strumenti adatti a investitori con un elevato profilo di rischio.

Per scommettere invece su un prossimo ribasso del Brent, a Piazza Affari è possibile puntare su un Etc, il Db Monthly Short Brent Crude Oil Euro Hedged (DE000A1AQGW3), che prevede la copertura del rischio di cambio, su tre leverage certificate di tipo «minifuture bear» emessi da Rbs con scadenza 2021, e su 30 covered warrant di tipo put emessi da Société Générale e legati ai future trattati all’Ice con scadenze che vanno dal prossimo maggio a novembre 2013.

Anche in tal caso valgono le precedenti avvertenze e, in ogni caso, per i più gettonati è possibile consultare i già citati listini.

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