Acquistare casa: consigli utili per l’acquisto di una casa

Acquistare casa: consigli utili per l'acquisto di una casa

Acquistare una casa: dall’immobile ancora da costruire fino al contratto: ecco i consigli degli esperti per evitare le fregature. Cosa c’è da sapere se comprate casa.

Lo sapete che al contratto preliminare (compromesso) il venditore potrebbe comunque iscrivere ipoteche o cedere diritti come l’usufrutto ad altri? Ebbene sì, accade. E se il preliminare non è stato trascritto e registrato dal notaio non si potrà nemmeno invalidare la vendita, ma soltanto chiedere un risarcimento danni con tutte le lungaggini che ne conseguono.

E poi ancora, a che serve l’acquisto con la certificazione energetica? È utile? A queste e a tante altre domande rispondono oggi le sei guide realizzate dal Consiglio Nazionale del Notariato in collaborazione con le associazioni dei consumatori, tutte disponibili su www.notariato.it.

«Il nostro obiettivo è educare i cittadini all’acquisto sicuro, spingendoli a pretendere di più dagli stessi notai», spiega Gabriele Noto, consigliere nazionale del Notariato.
Ecco i consigli per non sbagliare.

Il contratto preliminare: acquisto casa

La proposta d’acquisto, non tutti lo sanno, impegna soltanto chi l’ha firmata e il preliminare è il solo e unico atto in grado di dare «efficacia» all’intesa.

Qui dunque, si giocano i destini. Solo con il preliminare, infatti, le parti si vincolano entrambe a rispettare tempi, modi, costi dell’accordo.

Diversamente, il venditore potrà continuare a valutare anche altre offerte.

Da non dimenticare: il preliminare va sottoposto, trascritto e registrato dal notaio perché tutela l’acquirente contro eventuali «scorrettezze» come la vendita a terze persone, ipoteche tardive, cessione di diritti o contro eventuali azioni da parte di terzi come i pignoramenti.

L’acquisto da immobile in costruzione

Presenta gravi rischi qualora il costruttore entri in una situazione di crisi, non sia più in grado di proseguire i lavori e abbia già intascato la caparra.

Attenzione dunque a pretendere le nuove forme di tutela prescritte dalla legge 122/2005.

Le tutele principali sono: farsi consegnare una fideiussione a garanzia di tutte le somme incassate fino al trasferimento della proprietà e una polizza assicurativa decennale per il risarcimento di eventuali danni o difetti dell’immobile, quindi assicurarsi un diritto di prelazione, che vi favorisce in caso di vendita all’asta dell’immobile.

«Importante è anche il frazionamento del mutuo e della relativa ipoteca: se una cooperativa raccoglie fondi, qualcuno smette di pagare e l’impresa non riesce e continuare i lavori, senza il frazionamento, la banca pignorerà tutto: anche le quote di chi ha pagato».

Essendo la legge 122 molto articolata, meglio chiedere la consulenza preventiva di un notaio.

(leggi anche Come scegliere il mutuo migliore)

L’acquisto certificato

Chi è costui? Si tratta della norma che obbliga chi vende o affitta un immobile (non le cantine, i depositi e alcuni edifici industriali o agricoli) a consegnare un certificato che ne attesti l’efficienza energetica. Il documento viene stilato da un professionista e vale dieci anni.

«La differenza tra la classe energetica G (bassa qualità) e B (buona qualità) per un appartamento di 120 metri quadri può comportare una differenza nella spesa per il riscaldamento di quasi 2000 euro l’anno, e questa valutazione potrà dunque avere un peso nella determinazione del prezzo o nelle motivazioni di acquisto».

L’obbligo di consegna è previsto per tutti i passaggi di proprietà piena o in parte, quindi per i trasferimenti, le rinunce o la costituzione di altro diritto reale di godimento. Sono esclusi atti di donazione e di divisione.

Vedi: Comprare casa: evitate il mutuo a tasso variabile

Comprare casa: il miglior mutuo

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